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Per una volta sono dalla parte di Microsoft. Ci avreste mai creduto?

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2119280

Mia cugina Maddalena mi ha mandato una mail nostalgica, di quelle che se le leggi e ti commuovi vuol dire che sei nato almeno venti o trent’anni fa. La pubblico (quasi) integralmente e spero che chi ha quest’età sorrida insieme a me.

Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico in casa.
Noi che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l’album Panini.
Noi che ci divertivamo anche facendo ‘1,2,3 Stella!’.
Noi che giocavamo a ‘Merda’ con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!
Noi che ‘Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu forte di Holly e Mark Lenders…’
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che il ‘Disastro di Cernobyl’ vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c’era Happy Days.
Noi che il primo novembre era ‘Tutti i santi’, mica Halloween.
Noi che la Ferrari era Alboreto,la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!!!!!
Noi che la merenda era la girella e il Billy all’arancia.
Noi che le macchine avevano la targa nera…i numeri bianchi…e la sigla della provincia in arancione!!
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.
Noi che giocavamo col Super Tele perchè il Tango costava ancora 5 mila lire e.. ‘stai sicuro che questo non vola…’
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine e sui muri.
Noi che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando qualcuno ce le ricorda.
Noi che siamo stati queste cose, e gli altri non immaginano nemmeno che cosa si sono persi…

Simone Brunozzi mi segnala una sua lettera aperta a Sergey Brin per evitare che l’Italia rimanga esclusa dalla competizione indetta da Google a proposito della sua piattaforma per dispositivi mobile, Android, lanciata pochi giorni fa.

Inutile dire che sono totalmente d’accordo con Simone. Premesso che Google non mi piaccia molto (ed è cosa nota), non vedo alcuna ragione per cui l’Italia debba rimanere esclusa da questo contest.

In ogni caso, Simone, non temere: il prossimo contest lo organizziamo con BeeSeek, e l’Italia parteciperà di sicuro! 😉

Passando sul blog di Cimi leggo che il Nostro è a caccia di idee per sistemare il “focus ring”¹ di Clearlook. Un apposito post sul suo blog descrive nel dettaglio la questione.

Chi vuole proporre idee, si faccia avanti!

¹ Dicesi focus ring il quadratino che appare quando si usa Tab per passare da un controllo all’altro

Su RedSend c’è un breve e denso articolo sulla difficoltà di spiegare alla gente lo spirito dell’open source. Mi permetto di “copiare” la citazione e darle ulteriore risalto:

Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, restiamo entrambi con una mela. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora ciascuno di noi ha due idee.” (George Bernard Shaw)

Se cercavate il senso del FOSS, l’avete trovato tutto in quella frase.

Certe volte rimaniamo sconvolti per il digital divide di chi, in certe zone d’Italia, naviga ancora a 56K.

In Tanzania e Malawi c’è un medico ogni 50.000 persone. Loro che dovrebbero dire?

http://thewvsr.com/doctors.htm

[Fonte: Interprete]

Enzo Biagi

“Abbiamo combattuto contro il nazismo e il fascismo, molti hanno dato la vita per la libertà, mai avrei pensato che un giorno nel nostro Paese si tornasse a parlare di epurazione, censura, regime, secessione e si mettesse in discussione la Carta dei Padri della Patria.”

(da “Era ieri“, 2005)

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2102739

Peccato per la noia di dover lasciare il computer in assistenza per permettergli di formattare l’HD e staccare il bollino, ma riavere indietro i propri soldi per un prodotto non richiesto è una soddisfazione meravigliosa.

Molto meno soddisfacente è l’idea che (quasi) tutti gli altri produttori si ostinino a non riconoscere tale diritto, e che addirittura alcuni neghino il riconoscimento della garanzia se si cambia il sistema operativo.

Spero che prendano tutti esempio da Acer. Brava!

Il bollino di Windows sul mio portatile è sparito da un pezzo, sostituito da quello di Ubuntu (ne potete richiedere grazie al progetto Sticker del Gruppo Promozione). E dato che non lo uso più da un pezzo, tra breve la partizioncina dedicata a XP diventerà il luogo dove installerò le prime release instabili di Hardy.

L’unica traccia di Redmond sul mio notebook è il certificato di autenticità Microsoft appiccicato sul fondo. Non lo vedo mai, ma la sua presenza inquina il mio bel portatile, e pertanto sarà presto sostituito:

Ubuntu Certificate of Authenticity

Non ha alcun valore legale, e non è necessario (c’è anche scritto!), ma volete mettere che soddisfazione? 😀

[Fonte: ArsGeek]

Non è un gioco di parole ma un’interfaccia grafica per youtube-dl (di cui ho già parlato) che permette di scaricare comodamente il video sul Desktop e di convertirlo automaticamente in un formato tra 3gp, avi, mpg e, per chi vuole farsi male, anche wmv.

L’idea è di Davide Contalbo, ed il sorgente è disponibile sul suo blog, insieme a istruzioni e dettagli. Per comodità, vi metto a disposizione il file già pronto per essere scaricato.